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Un eroe sconosciuto


Silvia testa
Il Viaggiosauro

Oggi voglio raccontarvi una bella storia. Di quelle in cui c'è un eroe, invisibile, sconosciuto, silenzioso.

Un uomo che ha un attaccamento alla sua terra, o meglio, ad un luogo che è diventato la sua vita, ma appartiene a tutti. Anzi... è Patrimonio Mondiale dell'Unesco. Un patrimonio di cui si è fatto carico e se ne è preso cura durante i lunghi anni della guerra civile.

Perchè lui è li in quegli anni.  E non puo' sopportare che tanta bellezza possa essere dimenticata. Ma lui non è nessuno. Non è un politico, non è nemmeno un custode. E' un sergente, un militare che abita poco lontano da li.  La roccia più grande al mondo dicono che sia. Un monolite.

Ma durante la guerra civile, il sito archeologico si trasformo' in una discarica e lui proprio non poteva accettarlo.
Così Abdul Nabi al-Afi  decise di ripulire da solo e con le sue mani l'imponente area del sito archeologico. Rifiuti, carcasse di animali, immondizia. Nessuno lo sosteneva. E' solo una roccia in fondo, dicevano. Ma lui non ha mai ceduto. Ed ha cercato di coinvolgere le istituzioni.
Quello che ha dell'incredibile è che grazie al suo lavoro, alla sua testardaggine, all'impulso che ha dato, il sito non solo è stato ripulito. Durante i lavori infatti  hanno portato alla scoperta di uno strato inferiore.

Avevamo già visitato nel 2011  Hajjar al Hilba durante una escursione dalla Siria, ma quest'anno abbiamo potuto ammirare anche una parte che prima non era visibile. Sotto la foto scattata da me nel 2011, a Hajjar al Hilba


Se osservate la foto che segue invece, scattata nel 2019, vedrete che a sinistra una parte è più chiara. Quella era sommersa insieme all'area sottostante sulla sinistra che si intravede e che sembrano essere delle tombe


Hajjar al Hilba è ad oggi uno dei siti più incredibili del Libano e del mondo. La roccia ha delle dimensioni davvero impressionanti: 21 mt di Lunghezza, 397m cubi, 9923 tonnellate, 4.5 mt di altezza e 4.2 di profondità.

Ma Abdul è ancora lì, oggi col suo banchetto di souvenir, affacciato sul monolite con migliaia di turisti che gli passano affianco senza sapere quanto debbano a lui quello che stanno per vedere.

Un eroe silenzioso, che ogni mattina guarda il suo gioiello dal suo angolo preferito. E sorride.

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