Festival du Nomade

Un viaggio a data unica, in Marocco, in 4x4 o in moto Offroad, per raggiungere Mahamid el Ghizlane dove di tiene tutti gli anni il festival du Nomad, uno dei concerti più spettacolari d'Africa. Una Woodstock del deserto con pezzi Afro-Rock dal ritmo coinvolgente. Gli artisti provenienti da tutta l'area sahariana si esibiranno con  pezzi Afro-Rock dal ritmo coinvolgente. Una sorta di Woodstock del deserto dove stupisce il vedere un Tuareg alle prese con una chitarra elettrica.......per la nostra terza edizione le sorprese saranno tante. L'itinerario, che si snoda tra Ouarzazate, le Gorges du Dadès, l'Erg Chebbi su asfalto e piste fuoristrada, condurrà i partecipanti nel deserto al cospetto di paesaggi spettacolari.

Marocco in 4x4

In collaborazione con Offroad Passion un tour UNICO ed originale, nel Marocco più autentico. Un viaggio in Jeep 4x4, con autisti esperti ed un accompagnatore d'eccezione: Paolo Ciapessoni, ex Pilota della Parigi dakar, esperto conoscitore del paese. Accompagna da sempre gruppi in moto e 4x4 lungo i percorsi meno conosciuti del Marocco. Un'occasione unica, e difficilmente ripetibile

Etiopia: l'incontro con il popolo Surma

L'Africa degli esploratori. L'Etiopia: Terra varia e multicolore, ricca di odori e di sensualità, di umori, di una forza che sconvolge, dove lo spazio diventa un’astrazione. Terra antica e selvaggia, estesa al di là delle proprie alte montagne. Dove tutto ha avuto origine e dove tutto è ancora legato alle origini; dove si sente palpitare il cuore dell’Africa profonda.

Necessario un buon spirito di adattamento

Buthan Festivale di Paro

Viaggio per chi ama scoprire ambienti al di fuori delle rotte turistiche, paesaggi di grande fascino a contatto con la natura, suggestivi panorami di verdi vallate e cime himalayane.

Il Bhutan ha preservato la sua cultura per molti aspetti feudale e le sue singolari tradizioni, legati indissolubilmente alla religione Buddista. Situato al centro dell'imponente catena montuosa dell'Himalaya, è vissuto per secoli in una sorta di isolamento volontario, lontano dal resto del mondo. Da quando le sue porte sono state aperte, con diffidenza, nel 1974, i visitatori ne sono rimasti ammaliati: l'ambiente è incontaminato, il paesaggio e l'architettura sono maestosi, la gente è ospitale e affascinante e la cultura è unica nella sua purezza. 

Nonostante l'immenso potenziale delle sue risorse naturali, il Bhutan è uno dei paesi più poveri dell'Asia, che sfugge completamente alla mentalità del “profitto” tipica del resto del mondo, misurando attraverso il Gross National Happiness (GNH) la felicità dei suoi abitanti.

Con un piede nel passato e un altro nel futuro, si avvia con fiducia verso la modernizzazione, intesa dal suo punto di vista, proteggendo fieramente la sua antica cultura, le sue risorse naturali e il suo stile di vita profondamente buddhista. 

Un equilibrio delicato, quindi, tra preservazione delle tradizioni e modernità, tra conciliare le ruote di preghiera con internet; il lavoro nei campi con i sessanta nuovi hotel, anche di lusso, che stanno arrivando; la chiusura con l’apertura, seppur moderata, al turismo. Senza perdere l’anima. 
 

Viaggio per chi ama scoprire ambienti al di fuori delle rotte turistiche, paesaggi di grande fascino a contatto con la natura, suggestivi panorami di verdi vallate e cime himalayane.

Il Bhutan ha preservato la sua cultura per molti aspetti feudale e le sue singolari tradizioni, legati indissolubilmente alla religione Buddista. Situato al centro dell'imponente catena montuosa dell'Himalaya, è vissuto per secoli in una sorta di isolamento volontario, lontano dal resto del mondo. Da quando le sue porte sono state aperte, con diffidenza, nel 1974, i visitatori ne sono rimasti ammaliati: l'ambiente è incontaminato, il paesaggio e l'architettura sono maestosi, la gente è ospitale e affascinante e la cultura è unica nella sua purezza. 

Nonostante l'immenso potenziale delle sue risorse naturali, il Bhutan è uno dei paesi più poveri dell'Asia, che sfugge completamente alla mentalità del “profitto” tipica del resto del mondo, misurando attraverso il Gross National Happiness (GNH) la felicità dei suoi abitanti.

Con un piede nel passato e un altro nel futuro, si avvia con fiducia verso la modernizzazione, intesa dal suo punto di vista, proteggendo fieramente la sua antica cultura, le sue risorse naturali e il suo stile di vita profondamente buddhista. 

Un equilibrio delicato, quindi, tra preservazione delle tradizioni e modernità, tra conciliare le ruote di preghiera con internet; il lavoro nei campi con i sessanta nuovi hotel, anche di lusso, che stanno arrivando; la chiusura con l’apertura, seppur moderata, al turismo. Senza perdere l’anima. 

L’itinerario ripercorre le località più importanti, con trasferimenti non troppo impegnativi.

Sono previsti servizi privati, hotel di categoria turistica/turistica superiore e una guida/accompagnatore locale parlante inglese eun accompagnatore interprete dall’Italia.

Oman Avventure d'Oriente

Viaggio in Oman, tra acqua e sabbia, gli elementi complementari che danno vita, ognuno con le sue caratteristiche peculiari, alla stessa immagine di libertà. La loro struttura ci porta in un viaggio fisico e metaforico verso un orizzonte talmente lontano da avvicinarsi all’infinito. Ogni singolo granello, ogni singola goccia costituisce un insieme grandioso che caratterizza il mondo in cui viviamo e che diventa il vero protagonista del nostro viaggio.

Il deserto. L’oceano. Luoghi dell’anima dove la vista perde ogni orientamento e la mente può perdersi senza paura, paesaggi sconfinati che dipingono da sempre il nostro desiderio di viaggio e di avventura.

Un viaggio in Oman conquista, con i suoi profumi di spezie, il mistero celato dietro a veli leggeri e antiche roccaforti di un passato glorioso, soggiace all’incontro meraviglioso tra l’Oceano Indiano e i deserti della penisola arabica, il Rub ‘al Khali e il Wahiba Sands. Il nostro tour coglierà la visione straordinaria di un unico grande oceano, di acqua e di sabbia, dove i nomadi del deserto e quelli del mare, i pescatori, ancora si incontrano nella comune ricerca di pascoli, banchi di pesce, oasi e mercati. Tutto confluisce a Muscat, dove tradizione e modernità convivono senza generare gli acclamati eccessi dei vicini Emirati. A Muttrah, il quartiere storico, si trovano ntichi forti, il souq e il palazzo del sultano. Allontanandosi dalla capitale scompaiono i sontuosi palazzi, le case si fanno più rarefatte e si entra in un panorama aspro e grandioso. Larghi canyon, spuntoni, gole, oasi, torrenti, polvere. E qualche villaggio sperduto, fatto di case di fango, dove le donne portano abiti multicolori. Nizwa, l’antica capitale, sarà la base da dove inoltrarsi lentamente nel deserto: il Wahiba Sands, dove dune alte fino a 100 metri marcano i confini dell’ignoto.

Inizia la nostra incredibile avventura, lunga quanto basta (tre notti in wild glamping nel deserto), alla scoperta del deserto. La spedizione è facile, adatta a tutti con un minimo di senso di adattamento e in particolare a chi desidera un primo contatto con questo modo di viaggiare: ci aspettano paesaggi sconfinati, incontri inaspettati, probabili insabbiamenti e momenti di contemplazione; i tramonti infuocati di rosso, le ombre che si allungano mentre il cuoco prepara la cena, l’immancabile aperitivo e la notte sotto cieli stellati introvabili altrove. Il senso di adattamento richiesto, l’acqua razionata, i pranzi a picnic: piccoli compromessi che rendono l’esperienza autentica, e in totale sicurezza.

L’arrivo al mare, presso la meravigliosa penisola di Bar al HIkman, rappresenta l’essenza di un connubio senza tempo, dove le dune bianche sfumano gradualmente in lunghe onde di spuma bianca, che modellano la costa e le danno vita. L’incontro coi gabbiani, messaggeri di storie lontane, il vento che riempie le vele dei dhow al rientro, la brezza leggera al tramonto: l’odore e i colori del mare ci seguiranno per i giorni successivi, risalendo la costa verso nord, rinnovando un leitmotiv che risulterà ormai famigliare eppur sempre sorprendente.

Lunghe spiagge incontaminate, piccole insenature, promontori rocciosi, dune che si perdono nell’oceano, sabbia bianca e conchiglie rosa fino ai villaggi dei pescatori, con le reti ancora rigonfie di pesce ed uccelli che prenderanno il volo al nostro passaggio. Arriveremo a Ras al Hadd, estremo ovest della penisola arabica, dove ci fermeremo due notti per goderci il mare, un po’ di relax un emozionante giro in barca. Siamo ormai tornati alla civiltà, ai cantieri delle imbarcazioni tradizionali, i dhow, ai sornioni paesi costieri, fino a Muscat, che ci accoglierà con la sua discreta magnificenza.

L’Oman è un Paese di navigatori e mercanti, di spezie e oasi nel deserto, di wadi profondi e distese di sabbia da attraversare. Ogni pietra e ogni duna ci parla di viaggio e di avventura, e la pista che ci aspetta insegue ambienti e racconti che parlano di libertà, tra dune bianche e il mare.

Viaggio con l'Esperto: Roberto Birolo

Oman Avventure d'Oriente

Viaggio in Oman, tra acqua e sabbia, gli elementi complementari che danno vita, ognuno con le sue caratteristiche peculiari, alla stessa immagine di libertà. La loro struttura ci porta in un viaggio fisico e metaforico verso un orizzonte talmente lontano da avvicinarsi all’infinito. Ogni singolo granello, ogni singola goccia costituisce un insieme grandioso che caratterizza il mondo in cui viviamo e che diventa il vero protagonista del nostro viaggio.

Il deserto. L’oceano. Luoghi dell’anima dove la vista perde ogni orientamento e la mente può perdersi senza paura, paesaggi sconfinati che dipingono da sempre il nostro desiderio di viaggio e di avventura.

Un viaggio in Oman conquista, con i suoi profumi di spezie, il mistero celato dietro a veli leggeri e antiche roccaforti di un passato glorioso, soggiace all’incontro meraviglioso tra l’Oceano Indiano e i deserti della penisola arabica, il Rub ‘al Khali e il Wahiba Sands. Il nostro tour coglierà la visione straordinaria di un unico grande oceano, di acqua e di sabbia, dove i nomadi del deserto e quelli del mare, i pescatori, ancora si incontrano nella comune ricerca di pascoli, banchi di pesce, oasi e mercati. Tutto confluisce a Muscat, dove tradizione e modernità convivono senza generare gli acclamati eccessi dei vicini Emirati. A Muttrah, il quartiere storico, si trovano ntichi forti, il souq e il palazzo del sultano. Allontanandosi dalla capitale scompaiono i sontuosi palazzi, le case si fanno più rarefatte e si entra in un panorama aspro e grandioso. Larghi canyon, spuntoni, gole, oasi, torrenti, polvere. E qualche villaggio sperduto, fatto di case di fango, dove le donne portano abiti multicolori. Nizwa, l’antica capitale, sarà la base da dove inoltrarsi lentamente nel deserto: il Wahiba Sands, dove dune alte fino a 100 metri marcano i confini dell’ignoto.

Inizia la nostra incredibile avventura, lunga quanto basta (tre notti in wild glamping nel deserto), alla scoperta del deserto. La spedizione è facile, adatta a tutti con un minimo di senso di adattamento e in particolare a chi desidera un primo contatto con questo modo di viaggiare: ci aspettano paesaggi sconfinati, incontri inaspettati, probabili insabbiamenti e momenti di contemplazione; i tramonti infuocati di rosso, le ombre che si allungano mentre il cuoco prepara la cena, l’immancabile aperitivo e la notte sotto cieli stellati introvabili altrove. Il senso di adattamento richiesto, l’acqua razionata, i pranzi a picnic: piccoli compromessi che rendono l’esperienza autentica, e in totale sicurezza.

L’arrivo al mare, presso la meravigliosa penisola di Bar al HIkman, rappresenta l’essenza di un connubio senza tempo, dove le dune bianche sfumano gradualmente in lunghe onde di spuma bianca, che modellano la costa e le danno vita. L’incontro coi gabbiani, messaggeri di storie lontane, il vento che riempie le vele dei dhow al rientro, la brezza leggera al tramonto: l’odore e i colori del mare ci seguiranno per i giorni successivi, risalendo la costa verso nord, rinnovando un leitmotiv che risulterà ormai famigliare eppur sempre sorprendente.

Lunghe spiagge incontaminate, piccole insenature, promontori rocciosi, dune che si perdono nell’oceano, sabbia bianca e conchiglie rosa fino ai villaggi dei pescatori, con le reti ancora rigonfie di pesce ed uccelli che prenderanno il volo al nostro passaggio. Arriveremo a Ras al Hadd, estremo ovest della penisola arabica, dove ci fermeremo due notti per goderci il mare, un po’ di relax un emozionante giro in barca. Siamo ormai tornati alla civiltà, ai cantieri delle imbarcazioni tradizionali, i dhow, ai sornioni paesi costieri, fino a Muscat, che ci accoglierà con la sua discreta magnificenza.

L’Oman è un Paese di navigatori e mercanti, di spezie e oasi nel deserto, di wadi profondi e distese di sabbia da attraversare. Ogni pietra e ogni duna ci parla di viaggio e di avventura, e la pista che ci aspetta insegue ambienti e racconti che parlano di libertà, tra dune bianche e il mare.

Viaggio con l'Esperto: Roberto Birolo

Oman Avventure d'Oriente

Viaggio in Oman, tra acqua e sabbia, gli elementi complementari che danno vita, ognuno con le sue caratteristiche peculiari, alla stessa immagine di libertà. La loro struttura ci porta in un viaggio fisico e metaforico verso un orizzonte talmente lontano da avvicinarsi all’infinito. Ogni singolo granello, ogni singola goccia costituisce un insieme grandioso che caratterizza il mondo in cui viviamo e che diventa il vero protagonista del nostro viaggio.

Il deserto. L’oceano. Luoghi dell’anima dove la vista perde ogni orientamento e la mente può perdersi senza paura, paesaggi sconfinati che dipingono da sempre il nostro desiderio di viaggio e di avventura.

Un viaggio in Oman conquista, con i suoi profumi di spezie, il mistero celato dietro a veli leggeri e antiche roccaforti di un passato glorioso, soggiace all’incontro meraviglioso tra l’Oceano Indiano e i deserti della penisola arabica, il Rub ‘al Khali e il Wahiba Sands. Il nostro tour coglierà la visione straordinaria di un unico grande oceano, di acqua e di sabbia, dove i nomadi del deserto e quelli del mare, i pescatori, ancora si incontrano nella comune ricerca di pascoli, banchi di pesce, oasi e mercati. Tutto confluisce a Muscat, dove tradizione e modernità convivono senza generare gli acclamati eccessi dei vicini Emirati. A Muttrah, il quartiere storico, si trovano ntichi forti, il souq e il palazzo del sultano. Allontanandosi dalla capitale scompaiono i sontuosi palazzi, le case si fanno più rarefatte e si entra in un panorama aspro e grandioso. Larghi canyon, spuntoni, gole, oasi, torrenti, polvere. E qualche villaggio sperduto, fatto di case di fango, dove le donne portano abiti multicolori. Nizwa, l’antica capitale, sarà la base da dove inoltrarsi lentamente nel deserto: il Wahiba Sands, dove dune alte fino a 100 metri marcano i confini dell’ignoto.

Inizia la nostra incredibile avventura, lunga quanto basta (tre notti in wild glamping nel deserto), alla scoperta del deserto. La spedizione è facile, adatta a tutti con un minimo di senso di adattamento e in particolare a chi desidera un primo contatto con questo modo di viaggiare: ci aspettano paesaggi sconfinati, incontri inaspettati, probabili insabbiamenti e momenti di contemplazione; i tramonti infuocati di rosso, le ombre che si allungano mentre il cuoco prepara la cena, l’immancabile aperitivo e la notte sotto cieli stellati introvabili altrove. Il senso di adattamento richiesto, l’acqua razionata, i pranzi a picnic: piccoli compromessi che rendono l’esperienza autentica, e in totale sicurezza.

L’arrivo al mare, presso la meravigliosa penisola di Bar al HIkman, rappresenta l’essenza di un connubio senza tempo, dove le dune bianche sfumano gradualmente in lunghe onde di spuma bianca, che modellano la costa e le danno vita. L’incontro coi gabbiani, messaggeri di storie lontane, il vento che riempie le vele dei dhow al rientro, la brezza leggera al tramonto: l’odore e i colori del mare ci seguiranno per i giorni successivi, risalendo la costa verso nord, rinnovando un leitmotiv che risulterà ormai famigliare eppur sempre sorprendente.

Lunghe spiagge incontaminate, piccole insenature, promontori rocciosi, dune che si perdono nell’oceano, sabbia bianca e conchiglie rosa fino ai villaggi dei pescatori, con le reti ancora rigonfie di pesce ed uccelli che prenderanno il volo al nostro passaggio. Arriveremo a Ras al Hadd, estremo ovest della penisola arabica, dove ci fermeremo due notti per goderci il mare, un po’ di relax un emozionante giro in barca. Siamo ormai tornati alla civiltà, ai cantieri delle imbarcazioni tradizionali, i dhow, ai sornioni paesi costieri, fino a Muscat, che ci accoglierà con la sua discreta magnificenza.

L’Oman è un Paese di navigatori e mercanti, di spezie e oasi nel deserto, di wadi profondi e distese di sabbia da attraversare. Ogni pietra e ogni duna ci parla di viaggio e di avventura, e la pista che ci aspetta insegue ambienti e racconti che parlano di libertà, tra dune bianche e il mare.

Viaggio con l'Esperto: Roberto Birolo

Perù del Nord e Galapagos

Le regioni settentrionali del Perù vantano una complessità archeologica e storica poco conosciuta ai più, che spesso identificano il Perù solo con l’impero Inca la cui nascita risale alla meta del XIII secolo d.C. mentre le più antiche culture pre-incaiche risalgono addirittura a circa 3.000 a.C. Fu infatti la costa settentrionale del Perù che vide la nascita delle prime società organizzate: A Trujillo le piramidi del Sole e della Luna della cultura Moche e Chan Chan. Più a nord Chiclayo con il museo “del Señor de Sipan”. L’itinerario si sviluppa nel nord del Paese per poi raggiungere in volo Quito e dedicare del tempo per la visita del suo centro storico, un gioiello coloniale Patrimonio UNESCO.

Di nuovo in volo fino alle remote Isole Galapagos, un arcipelago che si estende nell’Oceano Pacifico a circa 1.000 km dall’Ecuador. A bordo di uno yatch da 20 o 36 cabine dotato di ogni comfort, visiteremo alcune delle isole dell’arcipelago considerato uno dei più preziosi tesori della storia naturale per la singolare varietà di flora e fauna; tra i famosi uccelli e animali marini che le abitano si annoverano albatros, pinguini, sule, tartarughe giganti, iguane, leoni marini, balene, delfini. Un habitat straordinario che ha consentito a Charles Darwin di elaborare la teoria dell’evoluzione della specie.

Viaggio con Fabrizio Crusco

Sudafrica Viaggio Fotografico

Viaggio Fotografico in Sudafrica con FRANCO CAPPELLARI - Master Photographer per NIKON school

Un occasione per immortalare momenti strordinari grazie ai consigli di un fotografo professionista. Il paese è un mosaico di culture, paesaggi ed energie. La punta Sud del continente africano concentra una incredibile varietà di scenari: dall’Oceano alle catene montuose, dai vigneti alla savana, dalle città, vivaci di musica, cultura e storia, ai Parchi e alle Riserve, dove i ritmi della natura scandiscono la vita di leoni, rinoceronti e degli altri Big Five, di squali bianchi, balene e pinguini.

Minimo partecipanti 5 - partecipazione aperta anche agli accompagnatori dei fotografi

Turkmenistan

Viaggio Spedizione in Turkmenistan: Dal Mar Caspio al Deserto del Karakum

Un itinerario messo a punto grazie alla lunga esperienza di viaggi in ambienti desertici di Kel12. Una vera e propria spedizione che attraversa il deserto sabbioso del Karakum, “le Sabbie Nere”, da ovest a est. Le rovine dell’antica città carovaniera di Dekhistan, localizzate lungo un ramo della Via della Seta che in questo territorio arido doveva passare per punti obbligati. Turkmenbashi, la porta dell’Asia Centrale sul Mar Caspio. I meravigliosi canyon di Yangysu e Yangykala, dalle erose rocce colorate che virano dal bianco latte al rosso carminio. La traversata del deserto del Karakum con la notte ai bordi dello straordinario cratere di fuoco di Darwaza e gli isolati villaggi di allevatori di capre e cammelli. Il sito di Gonur Depe, la culla della prima religione monoteistica: lo zoroastrismo... e come dimenticare la città carovaniera di Merv (UNESCO), la “Regina del Mondo”, e Nissa (UNESCO), l’antica capitale del Regno dei Parti che visse per più di 1000 anni prima di essere distrutta dai mongoli di Gengis Khan. E per finire l’incredibile capitale Ashgabat con un’architettura modernissima a tratti surreale: lussuosi edifici in marmo bianco e scintillanti cupole dorate.