Giubileo 2025

Giubileo 2025 a Roma in treno con Udienza o Angelus Papale

7-9 Marzo: Giubileo del mondo del VOLONTARIATO

Giubileo 2025 Diocesi di Brescia

Pellegrinaggio a Roma con la Diocesi di Brescia per il Giubileo 2025

Sua Eccellenza Mons. Pierantonio Tremolada, Vescovo di Brescia, accompagnerà la sua diocesi a Roma in occasione del Giubileo 2025.

Data l’eccezionalità dell’evento, il programma potrebbe essere modificato.

Lourdes 167°anniversario delle apparizioni

Partecipare al pellegrinaggio a Lourdes in occasione dell’Anniversario significa celebrare la prima apparizione che avvenne l’11 febbraio del 1858 mentre Bernadette si recava a Massabielle, lungo il Gave, per raccogliere legna secca.
"Ho visto una signora vestita di bianco. Indossava un abito bianco, un velo bianco, una cintura blu ed una rosa gialla su ogni piede".
Lourdes è uno principali Santuari Mariani e le giornate del pellegrinaggio sono dedicate alla partecipazione alle celebrazioni religiose ed alla visita ai luoghi di Santa Bernadette

Ogni partenza prevede la presenza di accompagnatore e/o assistente spirituale per vivere al meglio e in serenità il pellegrinaggio.

Lourdes: Seconda meta mondiale di pellegrinaggio cattolico, Lourdes è una cittadina di origine medievale ai piedi dei Pirenei, immersa in un bellissimo contesto

Operativi aerei previsti (soggetti a riconferma)
10 Febbraio 2025 Milano Malpensa/Lourdes 08.00-09.30
12 Febbraio 2025 Lourdes/Milano Malpensa 18.00-19.30

Canonizzazione del Beato Carlo Acutis

Itinerario di 3 giorni a Roma per partecipare alla cerimonia di Canonizzazione del Beato Carlo Acutis che avverrà in Piazza San Pietro il 27 Aprile 2025

Carlo Acutis è un giovane beato della Chiesa cattolica, famoso come il “patrono di Internet”. 

Nato il 3 maggio 1991 a Londra e cresciuto a Milano, è ricordato per la sua fede profonda, il suo amore per l’Eucaristia e la sua passione per la tecnologia. Ha creato un sito web per catalogare i miracoli eucaristici nel mondo, mostrando come la tecnologia possa essere usata per diffondere il messaggio cristiano.

Carlo morì il 12 ottobre 2006, a soli 15 anni, a causa di una leucemia fulminante. Nonostante la sua giovane età, la sua testimonianza di vita ha ispirato molte persone, soprattutto giovani. È stato beatificato il 10 ottobre 2020 ad Assisi, e verrà canonizzato la mattina del 27 aprile da Papa Francesco durante la celebrazione in Piazza San Pietro.

In occasione della sua Canonizzazione, Brevivet organizza un pellegrinaggio di 3 giorni a Roma.

Mongolia: Festival delle Aquile

Immerso nello splendido scenario dei Monti Altai, il Festival dell'Aquila Dorata di Sagsai offre ai visitatori un’esperienza straordinaria e l'incontro ravvicinato con i cacciatori con le aquile.

La Mongolia non presenta particolari difficoltà o pericoli da segnalare. Un viaggio in questo paese richiede tuttavia un certo spirito di avventura e di adattamento.

Tappe: Ulaan Baatar, Baga Gazrin Chuluu, Tsagaan Suvarga, Yolyn Am, Khongoryn Els

Bagliori aurei dal Regno degli Ashanti

Un viaggio per gli appassionati di antropologia e storia. Un tour che, in pochi giorni, sa svelare diversi aspetti del Ghana. Dalla vivace capitale Accra, con il caos delle sue strade e dei suoi mercati, ai villaggi remoti dove si vive ancora di artigianato locale, la quotidianità è regolata ancora dalle tradizioni più ancestrali e i riti religiosi si praticano attraverso danze e canti che evocano gli spiriti degli antenati. L’immersione incredibile nel Regno degli Ashanti e il fascino dell’opulenza del capo villaggio e della sua corte. La natura rigogliosa del Kakum National Park e il drammatico viaggio indietro nel tempo, fino ai tempi della tratta degli schiavi, visitando Cape Coast ed Elmina. Un tour meraviglioso in una terra ancora poco conosciuta.

Holla Mohalla: il festival dei Sikh

Sfiorando il nord del Rajasthan, dove si trovano alcune delle più sorprendenti architetture del paese, rappresentate dalle splendide haveli, il viaggio si concentra nella regione del Punjab. Un circuito che si svolge al confine con il Pakistan, alla scoperta della cultura millenaria dei Sikh, con il loro patrimonio di luoghi sacri, arti marziali, pasti cerimoniali e tradizioni radicate che rinforzano costantemente la loro identità e che culminano  con le celebrazioni di tre giorni durante il festival di Holla Mohalla.

Il giorno successivo alla festa dei colori, a Marzo, i Sikh festeggiano la Holla Mohalla, un festival che, per tre giorni, si tiene presso ANANDPUR SAHIB (Città della beatitudine) dove si trova uno dei cinque gurudwara più importanti. L’usanza della Holla Mohalla ebbe origine quando, il 22 febbraio 1701, il decimo guru Guru Govind Singh (1666-1708), combattendo contro Aurangzeb dell’Impero Mughal e i Rajput (re) delle colline, volle dedicare una giornata alla simulazione di battaglie, per preparare il popolo alle armi ma anche alla musica e a concorsi di poesia, dando così origine ad una tradizione viva ancora oggi. Ancora oggi, infatti, i membri dell’esercito sikh fondato da Guru Govind Singh, i Singhs Nihang, vestiti con abiti blu ed arancioni e impreziositi turbanti, continuano la tradizione marziale con finte battaglie, manifestazioni di scherma ed equitazione, e messa in opera, con spade e lance, di imprese audaci e di spettacolari acrobazie tra sventolare di bandiere e suoni di tamburi, dentro ed intorno al Takht Kesgarh Sahib, il grande tempio realizzato in marmo bianco nel XX secolo. La mattina presto le preghiere nel gurdwara segnano l’inizio del festival che ha il suo culmine l’ultimo giorno della fiera, con l’enorme processione dei Nihangs. 

Cile Astronomico

Un viaggio alla scoperta del Nord del Cile e del suo cielo. 
Un cielo che, grazie all’altitudine, al clima e alla totale assenza di inquinamento luminoso, non ha eguali sulla terra.
Qui, non a caso, sorgono i più importanti e i più grandi osservatori astronomici al mondo.

Un viaggio destinato agli appassionati della materia che potranno osservare pianeti, costellazioni, galassie attraverso telescopi giganteschi e potenti, alcuni dei quali, tra l’altro, frutto della progettazione e della tecnologia italiane.
Osservare l’Universo dalla “porta del cielo”, come è detto il Deserto di Atacama, è comunque un’esperienza straordinaria per tutti, un’emozione che affascina gli uomini da millenni. Incisioni rupestri risalenti a 2000 anni fa, dimostrano che già in epoca precolombiana, in questa zona si studiavano gli astri e i loro movimenti.
Ma se l’osservazione del cielo notturno occuperà le notti durante questo tour, le giornate saranno altrettanto affascinanti. Il deserto di Atacama è infatti un luogo spettacolare e spettrale, con incredibili contrasti cromatici.
Circondato da lagune d’alta quota, vulcani e fenomeni geotermali sa regalare emozioni fortissime. Altrettanto suggestivi i “pueblo”, primo fra tutti San Pedro de Atacama, meta di artisti di tutto il mondo.
Insomma un’avventura particolare, che ci porterà in spazi incontaminati, dove cielo e terra si incontrano, di giorno e di notte.
Dove l’orizzonte si perde tra dune e rocce in tramonti mozzafiato che annunciano già la volta stellata dove gli astri sembrano talmente vicini da poterli toccare.

Servizi

- Partenza di gruppo, minimo 10 massimo 12 partecipanti 
- I servizi di trasporto e visite sono su base privata, con guide locali parlanti italiano 
- Le visite negli osservatori astronomici e il tour astronomico notturno sono in condivisione con altri partecipanti e con guide locali parlanti inglese / spagnolo (e il supporto della guida locale parlante italiano) 
- I pernottamenti sono previsti in Hotel 3/4 stelle scelti per qualità e ubicazione 
- Considerato la varietà e la qualità della cucina tipica cilena, il programma prevede il trattamento di sola prima colazione per consentire maggiore libertà nella scelta dei pasti in hotel e in ristoranti, ad eccezione di due pasti per funzionalità delle escursioni 
Assistenza EARTH in italiano H24 per tutto il viaggio

*** non ci sono tour astronomici nei giorni con cielo nuvoloso e durante il periodo del Plenilunio (3 giorni prima e 3 giorni dopo la Luna Piena) 

Nepal - Speciale Holi Festival

Un viaggio “a passo lento” in Nepal, luogo incantevole e speciale, dove poter vivere un’indimenticabile esperienza nella cultura himalayana, con la bella e caotica Kathmandu, ricca di templi buddisti e induisti, pagode e palazzi imperiali, mercati e quartieri immersi in atmosfere antiche. 

Nella Valle di Kathmandu si visiteranno non solo le più note Patan e Bhaktapur, antiche città-stato dal fascino medievale dove i ritmi della vita quotidiana sembrano perdersi in un glorioso passato di re e divinità ma anche località meno frequentate dal turismo internazionale, dove si può respirare la spirituale devozione dei pellegrini nepalesi. 

E’ inoltre previsto un pernottamento nella collinare Nagarkot, che consente - tempo permettendo - una vista sull’Himalaya all’alba e una piacevole passeggiata immersi nella meravigliosa natura di media montagna, attraverso campi coltivati. Un’ottima occasione di incontro con l’autentica e socievole popolazione che vive nelle zone più rurali.

Il viaggio si conclude con la gioiosa partecipazione in piazza, fra le vie di Kathmandu, dell’Holi Festival, maschiandosi fra le polveri colorate e la gente. 

La festa celebra la vittoria del bene sul male e l’inizio della primavera, la stagione dei raccolti.

E’ la festa dei colori, delle emozioni, della felicità: tutti si gettano allegramente addosso polveri e acqua colorate, in un’atmosfera goliardica e spensierata.

Quest’itinerario ricco di contesti differenti, cultura, spiritualità e natura, nasce con l’obbiettivo di viaggiare in gruppo con una guida/accompagnatore parlante italiano, lasciando ad ogni partecipante anche quella libertà di tempo per poter adeguare il viaggio al proprio ritmo.

Buthan Festivale di Paro

Viaggio per chi ama scoprire ambienti al di fuori delle rotte turistiche, paesaggi di grande fascino a contatto con la natura, suggestivi panorami di verdi vallate e cime himalayane.

Il Bhutan ha preservato la sua cultura per molti aspetti feudale e le sue singolari tradizioni, legati indissolubilmente alla religione Buddista. Situato al centro dell'imponente catena montuosa dell'Himalaya, è vissuto per secoli in una sorta di isolamento volontario, lontano dal resto del mondo. Da quando le sue porte sono state aperte, con diffidenza, nel 1974, i visitatori ne sono rimasti ammaliati: l'ambiente è incontaminato, il paesaggio e l'architettura sono maestosi, la gente è ospitale e affascinante e la cultura è unica nella sua purezza. 

Nonostante l'immenso potenziale delle sue risorse naturali, il Bhutan è uno dei paesi più poveri dell'Asia, che sfugge completamente alla mentalità del “profitto” tipica del resto del mondo, misurando attraverso il Gross National Happiness (GNH) la felicità dei suoi abitanti.

Con un piede nel passato e un altro nel futuro, si avvia con fiducia verso la modernizzazione, intesa dal suo punto di vista, proteggendo fieramente la sua antica cultura, le sue risorse naturali e il suo stile di vita profondamente buddhista. 

Un equilibrio delicato, quindi, tra preservazione delle tradizioni e modernità, tra conciliare le ruote di preghiera con internet; il lavoro nei campi con i sessanta nuovi hotel, anche di lusso, che stanno arrivando; la chiusura con l’apertura, seppur moderata, al turismo. Senza perdere l’anima. 
 

Viaggio per chi ama scoprire ambienti al di fuori delle rotte turistiche, paesaggi di grande fascino a contatto con la natura, suggestivi panorami di verdi vallate e cime himalayane.

Il Bhutan ha preservato la sua cultura per molti aspetti feudale e le sue singolari tradizioni, legati indissolubilmente alla religione Buddista. Situato al centro dell'imponente catena montuosa dell'Himalaya, è vissuto per secoli in una sorta di isolamento volontario, lontano dal resto del mondo. Da quando le sue porte sono state aperte, con diffidenza, nel 1974, i visitatori ne sono rimasti ammaliati: l'ambiente è incontaminato, il paesaggio e l'architettura sono maestosi, la gente è ospitale e affascinante e la cultura è unica nella sua purezza. 

Nonostante l'immenso potenziale delle sue risorse naturali, il Bhutan è uno dei paesi più poveri dell'Asia, che sfugge completamente alla mentalità del “profitto” tipica del resto del mondo, misurando attraverso il Gross National Happiness (GNH) la felicità dei suoi abitanti.

Con un piede nel passato e un altro nel futuro, si avvia con fiducia verso la modernizzazione, intesa dal suo punto di vista, proteggendo fieramente la sua antica cultura, le sue risorse naturali e il suo stile di vita profondamente buddhista. 

Un equilibrio delicato, quindi, tra preservazione delle tradizioni e modernità, tra conciliare le ruote di preghiera con internet; il lavoro nei campi con i sessanta nuovi hotel, anche di lusso, che stanno arrivando; la chiusura con l’apertura, seppur moderata, al turismo. Senza perdere l’anima. 

L’itinerario ripercorre le località più importanti, con trasferimenti non troppo impegnativi.

Sono previsti servizi privati, hotel di categoria turistica/turistica superiore e una guida/accompagnatore locale parlante inglese eun accompagnatore interprete dall’Italia.