In Mar Rosso... no tu no......!
Sono passati quindici giorni da quando la Farnesina, con un tempismo tutto italiano, il 16 agosto alle ore 19.00 ha esteso lo sconsiglio egiziano applicandolo anche alle aree turistiche del Mar Rosso e generando così, il caos totale.
Gli operatori hanno sospeso immediatamente la programmazione.
Peccato che c'erano migliaia di passeggeri in partenza la mattina sucessiva -il primo volo parte alle 6.00 per Marsa Alam....)-
Come avvisarli?
E' venerdì sera, sono le 19.00, le operatrici di booking già provate da una stagione difficile avevano già un piede sull'autobus per tornare a casa. I più 'fortunati' avevano deciso di fare PONTE, due miseri giorni racchiusi fra ferragosto e la domenica per 'tirare il fiato' e ricaricare le energie in vista dell'ultima quindicina di agosto, ricca di ricercatori di last minute e allietata da ore ed ore di attese telefoniche.
Bene.
Scendi dal bus e rientra in ufficio, chiudi la sdraio che avevi appena tirato fuori dalla cantina e torna al lavoro.....
Contattata tutti i clienti e cerca una soluzione per far si che coloro che avevano faticosamente prenotato e pagato magari l'unica vacanza dell'anno potessero sfruttarla in altra località
E qui iniziano i problemi......
La Farnesina pubblica lo sconsiglio alle 19, spegne il pc e se ne va beatamente a casa per il suo sacrosanto weekend
Tanto c'è un codice del turismo a vegliare sui poveri viaggiatori
Un codice di ampia interpretazione, che nessuno è in grado di far valere.
Iniziano le prime comunicazioni da parte dei tour operator, che come cani sciolti, interpretano e prendono decisioni in merito.
Qualcuno addirittura non sospende nemmeno la programmazione del volato su Marsa Alam, forte delle informazioni che arrivano dal personale in loco o forse più semplicemente perchè proprietario diretto di tre hotel che rappresentano la maggior parte del fatturato globale......
Nei giorni sucessivi, la confusione e l'isteria ha regnato indisturbata.
Bisogna attendere lunedì , ragazzi un po' di pazienza, eravamo tutti in ferie...... peccato che nel frattempo migliaia di passeggeri , valigia alla mano, vedevano sfumare il sogno di un bagno nelle cristalline acque del Mar Rosso e persino gli euro preziosamente raccimolati per pagarsi la vacanze
Martedì iniziano i primi numeri di telefono dedicati per l'emergenza (che è di venerdì, 4 giorni prima...e ormai abbiamo già sistemato più o meno tutti) e terminano le riunioni fra avvocati e colleghi, fino a fare cartello e decidere che si, il codice del turismo dice che dovremmo rimborsare tutto, ma non ci stiamo.... ci tratteniamo le quote di iscrizione, come contributo per il lavoro sfumato, per le fidejussioni, gli impegni presi, per la movimentazione bancaria e chi più ne ha più ne metta
Comprensibile
Ma non accettabile
Si definisce rischio di impresa.
Anche le agenzie, nel loro piccolo, hanno le stesse problematiche
Mesi di lavoro a spiegare il prodotto, a trovare la soluzione più adatta, formalizzare contratti, pagare i tour operator, stampare documenti di viaggio e magari corredarli dell'omaggio. Per arrivare al 16 agosto, cancellare, e rimborsare integralmente quanto girato dal tour operatore
E perdendo ore e giornate di riposo del fatidico ed agoniato ponte per capire, mediare, trovare una soluzione, assistere, gestire l'emergenza
Gratis.
Anzi no. Rimettendoci anche dei soldi se si considera il lavoro e le transazioni contabili e bancarie intercorse
E a volte perdendo persino il cliente
Si definisce rischio di impresa.
La situazione EGITTO ha evidenziato ancora di piu' le problematiche del turismo, in un paese che dovrebbe investire, sul turismo, come risorsa principale, non esiste una normativa chiara a cui appellarsi in queste situazioni.
Che dire.... Inshallah.
Ed è proprio il caso di dirlo.......
Silvia Testa - Il Viaggiosauro