Le immagini non sono sufficienti per trasmettere le emozioni e le sensazioni che tutti noi abbiamo provato durante questo viaggio in Cile.
Santiago del Cile, la prima tappa, ci ha regalato la prima immagine della Catena Andina che la circonda e la racchiude, come un piccolo gioiello. Victor ci ha introdotto a questo paese accompagnandoci nei luoghi più suggestivi: il cuore di Santiago, il belvedere, Valparaiso e la Sebastiana di Neruda e con i suoi bellissimi Murales sparsi fra le vie segrete della cittadina.
L’Isola di Pasqua, sperduta nel Pacifico, a 6 ore di volo da Santiago. Un’esperienza unica che consiglio a tutti di fare almeno una volta nella vita. Un isola piccola, con pochi abitanti ma con moltissimi misteri. Più di 900 moai che raccontano storie che si perdono nelle leggende e rendono ancora più affascinante questo luogo , già magico di per se. La forza dell’Oceano, i colori vividi, le ombre dei moai all’orizzonte, il sottile profumo di liquirizia che si percepisce camminando durante le visite, il cratere del vulcano e le mirabolanti proprietà di numerose piante endemiche. Una tappa che vale il viaggio.
L’Isola di Chiloè , a sud del Cile, quasi all’inizio della Patagonia Cilena. Lunga 80km e larga 50, punteggiata da una miriade di Chiese in legno di cui ben 16 Patrimonio Mondiale dell’Unesco . La curiosa ‘Isola delle Anime Naviganti’ , in fondo ad un ponte di 560 mt, dove c’è solo una chiesa ed un cimitero. I frutti di Mare , che qui sono uno dei piatti principali, ed il Curanto, piatto tipico che solo qui si puo’ assaggiare. Paesini piccoli, alcuni composti da solo 9 abitantii, ma tutti uniti da forte tradizioni, come la MINGA che è una forma di solidarietà ed amicizia straordinaria.
E per finire, il Deserto di Atacama. San Pedro , luogo quasi esoterico, dove migliaia di giovani si rifugiano attirati dall’energia che ne sprigiona e dallo stile di vita un po’ hippy. Qui si visita la Valle della Luna, la cordigliera del Sale, le incredibili Lagune abitate solo dalle ‘rocce viventi’ , dai Fenicotteri e da poche altre specie. E l’esperienza in altitudine ai Gayser del Tatio, a 4300mt. all’alba, sfidando la temperatura rigida (-14!) che è stata la Chicca di questo viaggio già di per se straordinario!
Sono stati 15 giorni intensi, 10 voli, diversi fusi orario con anche il cambio dell’ora in ile, sbalzi termici incredibili, ma così ricco ed emozionante da far dimenticare ogni fatica!
Grazie ai miei compagni di viaggio, strordinari, curiosi, sempre pronti a nuove avventure! Veri viaggiatori……