Con questo reportage giorno per giorno, Elka ci racconta il viaggio itinerante in Romania , terra sconosciuta ai più, ma ricca di sorprese! Con la sua innata ironia ci rende partecipi delle emozioni e delle domande che sorgono lungo il percorso!

18.08.2017
Tranfagasaran la strada più bella del mondo. Detta anche “la follia di Ceausescu” è lunga 156 km immersi nei Carpazi. È pazzesco come un lato sia completamente ricoperto di boschi e l’altro totalmente brullo, sembra quasi che il tunnel, passando la montagna, divida il paesaggio in due vedute opposte. Per chi mai dovesse decidere di venire da queste parti un suggerimento: il cibo non è un problema; tra ristoranti, bar e bancarelle per il pic nic non c’è davvero da morire di fame. L’unica cosa che mi è dispiaciuta è vedere quanto poco rispetto hanno del loro paese; ovunque ci sia la possibilità di sostare ci sono mucchi più o meno grandi di spazzatura abbandonata. Ed è un vero peccato perché la natura lungo questa strada è davvero stupefacente.

19.08.2017
Sibiu è una città davvero splendida. Edifici che risalgono al XIII secolo, la chiesa cattolica, quella evangelica e la ortodossa dominano la città alta con la loro imponenza. In giro c’è un sacco di gente, locale e turisti, ma nonostante la folla, rimane pulita ed ordinata. Ovviamente anche qui ci sono millemila ristoranti ma soprattutto, ed è davvero pazzesco, pare che i rumeni abbiamo una incontenibile e smisurata passione per il gelato. In 300 metri del viale d’accesso alla piazza grande abbiamo contato almeno 10 chioschi. Ed è pure buono!!!!

Domani mattina lasceremo Sibiu direzione Alba Julia e le prime considerazioni del viaggio sono che:
1) In transilvania si sta bene, davvero.  30 gradi con il 20% di umidità rendono il caldo gradevole anche a me che sto bene a -2
2) Si mangia bene e si spende pochissimo. Le verdure hanno davvero il sapore delle verdure, si potrebbe dire “di una volta” ma non sono certa di sapere cosa significa perciò mi limiterò a dirvi che si mangiano proprio volentieri. E poi costa davvero davvero poco
3) I rumeni sono belli, ma sul serio gente!!!!!!  Per farvi capire mi limiterò a dire che sia io che lo Scud ogni tanto dobbiamo ricordarci di avere il coniuge accanto perché altrimenti qualche diottria la si perde………..
In conclusione…. i primi due giorni sono stati davvero sorprendenti, il proseguo ve lo racconterò!

20.08.2017
Alba Julia sembra finta mentre Turda sembra uscita da un incubo post comunista. Certo che la miniera di sale è davvero uno spettacolo e andare in barca 200 metri sotto terra è stata davvero un’esperienza.

Considerazioni di viaggio parte 2
1) I rumeni mangiano sempre. Giuro!!!! Li trovi al ristorante a qualunque ora del giorno è mangiano, in continuazione
2) Appena fuori dalle città più grandi ti trovi perso nel nulla cosmico, a parte qualche carretto trainato dai cavalli e due trattori che ti obbligano a viaggiare a 30 all’ora e a saraccare per un ora minimo
3) I cartelli stradali sono un optional, in compenso, memori dell’occupazione romana, hanno pietre miliari ad ogni angolo

Al Dracula hotel potevo forse aspettarmi qualcosa di meno kitch???

21.08.2017
Oggi avrei voluto proporvi il reportage di questa perla che è Sighisoara ma le avverse condizioni meteo e il freddo polare hanno obbligato noi, i due pinguini che abbiamo conosciuto al borgo e l’orso polare che abbiamo incontrato al parcheggio, ad un precipitoso rientro in albergo. Perciò niente pippone culturale e accontentatevi così.

22.08.2017
Le gole di Bicaz……..la natura in tutta la sua meraviglia!!!!

23.08.2017
Direzione Bucovina, la terra dei duemila monasteri.   13 gradi e la campagna rumena…….. ma si sta bene!
Oggi abbiamo girato per monasteri. Antiche costruzioni custodi di storia, cultura e tradizione di una religione che ci è molto vicina ma della quale confesso di sapere poco o nulla. Ordine, pace e silenzio sembrano essere imperativi, e custodi di tutto ciò sono giovani donne, completamente bardate di nero che corrono operose e rapide da un posto all’altro senza mai alzare lo sguardo. Nell’ultima visita sono riuscita a scambiare 4 chiacchiere con una di loro e sono rimasta stupita dalla calma serenità che si leggeva nel suo sguardo. Sono uscita un po’ sollevata, sapendo che quella giovane gentile oggi avrebbe pregato un po’ anche per me.

24.08.2017
E dopo 8 giorni e circa 1000 km percorsi sulle strade della Romania, abbiamo delle granitiche certezze:
1) Le donne rumene non sanno guidare. Cioè, non è che qualcuna guida male o così così. No no….. tutte, nessuna esclusa, sono un pericolo pubblico di tale e tanta portata che io suggerirei il ritiro immediato della patente a tutta la popolazione femminile
2) Le strade sono tutte ben agibili, tenute mediamente bene, spesso con panorami davvero pazzeschi. Però (e un però c’è sempre??)  devi stare attentissimo perché il codice della strada rumeno è più o meno come il nostro degli anni ’70. Niente cartelli, niente divieti, niente limiti!!!!!! E perciò la guida di chiunque, dal carretto con il cavallo al tir, si potrebbe definire frizzantina
3) Esiste in Romania un mercato specialissimo per la DACIA LOGAN, modello sconosciuto ai più si potrebbe definire la sorella bruttina della Fiat Duna. Probabilmente i concessionari hanno l’assoluta divieto di venderla a chiunque abbia meno di 70 anni e amici……… se trovate l’autista con il cappello…………. prenotare pure fiori e lapide che in Transilvania vengono via a poco.

E dopo 7 interminabili ore di viaggio, attraversati non so quanti paesini sperduti nella campagna rumena, campi di patate per chilometri, alla fine eccoci qui. Il castello dove Vlad III detto l’impalatore compi’ la sua strage su nobili, borghesi e popolo. E dove Bran Stoker fece nascere la leggenda del Conte Dracula.

25.08.2017
Permettetemi di spendere due parole oggi sulla città di Brasov. Con la maggior parte degli edifici risalenti al XVI e XVII secolo splendidamente conservati, si apre alla vista con una grande piazza a forma di ellisse; al centro una fontana semi moderna e appena discosta la Cattedrale Nera (che deve il suo nome al grande incendio che ne scuri’ completamente le mura). Se si fanno 4 passi, si ha una sensazione di ordine e pulizia, con i tavolini dei caffè e i banchetti di souvenir tutti allineati. Appena fuori dal centro, seguendo le indicazioni della funicolare per la vista panoramica, c’è un grande parco a gradoni dove troviamo un uno street food festival. Decine e decine di food truck con cibo nazionale, cinese, messicano, di soli waffle, di soli pancake, gelati, cannoli e birra. Tutti gestiti da ragazzi di 25-30 anni che servono centinaia di persone di tutte le età, sorridenti e rilassate in un venerdì qualunque. A disposizione ci sono tavoli e panche e le poltrone morbide, quelle del rag. Fantozzi per intenderci, dove ci si può sdraiare per un riposino o chiacchierare con gli amici. Ecco, forse al nostro tavolo avrebbe potuto sedersi della gioventù, ma si vede che noi ispiriamo questo

26.08.2017
Sinaia…….. la Cortina dei Carpazi

Oggi direzione Bucarest per l’ultima tappa del nostro viaggio. Siccome i km sono un po’, e vi ricordò che qui c’è sempre il rischio di incontrare il carretto o il pensionato sulla Logan, mi sono venute in mente alcune cose dei rumeni che si potrebbero definire bizzarre.
I rumeni hanno un amore incondizionato per i tetti. Ora non ridete, non scherzo. Potete trovare ruderi risalenti al 1750 con tetti nuovissimi. Ovviamente la cosa più strana è che usano tegole di plastica, anche lucida a volte, e quando cominci a vederne di rosso Magenta, bordeaux, marrone, Bluette, verde bottiglia e perfino giallo, qualche domanda te la fai
I rumeni amano i fiori. Sarà che alcuni centri urbani risentono ancora dell’epoca comunista e così le aiuole abbelliscono, sara che molte località sono in montagna e allora i gerani che fai? Non li metti sui balconi? Che qui pare sia arrivato un urbanista svizzero a sistemare tutto quanto.
Che i rumeni amassero i macchinoni si vede anche in Italia (qui la X5 e la X6 vanno via come le sorprese delle patatine) ma che, in ragione di questo, le stazioni di servizio fossero tenute come un negozio di Tiffany mica me lo aspettavo!!!! Cioè.. tu entri ed è tutto ordinatissimo, pulitissimo, profumatissimo; vai in bagno con l’immancabile fazzoletto di carta -perché si sa no???- e invece tie!!!!    4 rotoli di carta, il water lucido e brillante, pulito di fresco e lucidato che a casa mia manco dopo le pulizie di primavera!!!!!   Ovviamente il personale, rigorosamente in divisa e con quel sorriso un po’ snob di chi ti è superiore per grado, ti guarda dall’alto in attesa che tu saldi i 20€ del tuo pieno (si sì avete capito bene 20€ il pieno….. 70€ per 1650 km di viaggio).
Insomma ogni popolo ha le sue abitudini e le sue tradizioni….. ecco io quelle rumene non le ho mica capite del tutto ehhhhhh.

E di fronte allo splendore del castello di Peles e di Pelisor neanche io ho il coraggio di scrivere le solite sciocchezze.
Ps: A parte la signora che all’ingresso, con piglio severo che neanche la signorina Rottermaier, ci ha detto: METTETTE BABBUCCE

28.08.2017
Oggi si torna a casa. A breve ci metteremo in macchina in direzione aeroporto ma nel frattempo, in attesa che tutti si preparino, sono qui e cerco di capire Bucarest. Città strana davvero. Accanto a meravigliosi palazzi 700/800eschi trovi veri casermoni, fatiscenti e cascanti, e non ti capaciti di cosa stai guardando. I viali sono pieni di alberi e aiuole e in mezzo alla città c’è questo enorme parco splendidamente tenuto. Però non c’è un vero centro attorno al quale la città si apre, solo grandi viali che ti portano da un luogo all’altro. E poi il cielo. Quando arrivi da 10 giorni di cieli azzurri, di un colore che quasi abbaglia, e di foreste verdissime e di aria pulita, ecco, il grigio delle grandi città un po’ ti opprime. Ma forse sono io che non ho colto l’anima di questo posto, presa a guardare in maniera un po’ frettolosa quelli che mi circonda. Oggi ci rifletterò su.