Arrivando da Porto Alegre, passerete foreste lussureggianti, spiagge da sogno, ma anche piccoli villaggi di pescatori e rocas abbandonate dove la povertà della popolazione e’ tangibile.
Arrivando a Sao Joao dos Angolares però, una vecchia roca e’ stata trasformata in un centro di eco turismo. Al termine di una piccola strada in salita, ci si ritrova davanti ad una antica villa padronale sapientemente restaurata che conserva tutto il fascino originale.
Varcata la soglia, un piccolo atrio adibito a salotto rivela già il grande gusto del proprietario. Le note di Ella Fitzgerald ci accolgono, e ci proiettano in questo mondo magico.
Poco oltre, una splendida terrazza ospita il ristorante. Un tavolo pieno di libri ordinatamente impilati, un’amaca e dei divani, rose porcellana tipiche dell’isola ornano l’ambiente insieme a installazione artistiche: quadri e sculture di materiale riciclato. Prodotti dell’hacienda, come composte di Papaya e Carambòle, pimiento ed erbe aromatiche sono il ricordo perfetto per il turista che approda a Sao Joao. In fondo alla terrazza, la ‘cucina’ a vista.Una stufa a legna, antica, quasi malridotta, e un tavolo sul quale sono esposte le materie prime, tipiche della zona, che il cuoco e proprietario, ex giornalista in Portogallo, combina sapientemente per creare un mix di sapori unici.
Banane di più qualità – a Sao Tomè ce ne sono ben 6 differenti -, manioca, frutti dell’albero pane, papaya, mango, erbe aromatiche, curcuma, patate dolci, maracuja, cocco….
Un mix di cucina brasiliana, creola, saotomense, portoghese, europea. Una fusione di influenze che hanno dato vita ad una cucina in chiave moderna con i sapori più puri dell’isola.
Pranzare alla Roca Sao Joao e’ una vera e propria esperienza per il palato.
Non abbiate fretta, non siate golosi….
Ogni boccone, servito sapientemente accompagnato da olio o spezie dedicate, prepara la bocca al piatto principale. Bocconcini di pesce fritto, ceviche di marlin marinato in erbe aromatiche, frittatina di erbe, mango cotto in lime e maracuja…..ogni portata diventa un esplosione di gusto da assaporare lentamente, godendo del panorama, del tempo dedicato. Della passione.
L’attenzione ai dettagli e’ palese, dalla preparazione alla presentazione, ma soprattutto traspare dalla organizzazione del personale che è unica nel suo genere sull’Isola. Joao Carlos Silva con la sua bandana rossa in testa ordina e da il ritmo alla cucina. Efficenza, ricercatezza, attenzione, innovazione. Come in un ristorante stellato.
Fondatore della Biennale di Arte Contemporanea, il giovedì sera di trasferisce al Cacau , il centro culturale di Sao Tome ricavato da un hangar, dove ripropone la sua cucina sotto forma di buffet durante esibizioni di canto, danze tradizionali o poesia, a seconda dagli eventi in calendario.
Un innovatore.
Da non perdere.
Silvia Testa – Il Viaggiosauro