Un piccolo elenco di balzi e balzelli che incrementano il costo della vostra  vacanza….


E’ arrivata l’estate e come ogni anno noi agenti di viaggio ci troviamo a gestire i numerosi ed incomprensibili adeguamenti carburante e valutari che intervengono sulle pratiche dei nostri clienti.


Ormai siamo abituati da qualche anno, da quando i tour operator hanno scoperto il giochino: Pubblicare una valuta ed un valore costo carburante nelle pagine finali del catalogo così da permettersi uno spazio di manovra ed andare a coprire i buchi della bassa stagione o semplicemente aumentare la marginalità.


Eh si, proprio così.


Perché non si capisce altrimenti come mai più operatori che costruiscono il pacchetto viaggio utilizzando lo stesso aereo, nella stessa data, per la stessa destinazione, applichino adeguamenti differenti!


Ormai ci abbiamo fatto l’abitudine. E paghiamo. Senza nemmeno sapere cosa, a volte.


Così come alla famosa addizionale comunale che dall’iniziale 1.50 euro e’ passata a 4.50 euro a passeggero. Non sapete cos’e??


E’ una tassa che fu introdotta qualche anno fa a favore dei ‘paesi disagiati’ limitrofi all’aeroporto di Malpensa per ripagarli del fastidio di vivere di fianco all’aeroporto e per compensare la conseguente svalutazione delle proprieta’.


Tralasciamo il fatto che l’anno scorso i comuni del circondario di Malpensa hanno dichiarato di non aver mai ricevuto un euro dell’addizionale comunale loro spettante, non si capisce nemmeno come mai sono diminuiti i voli – e di conseguenza il traffico –  mentre l’addizionale e’ aumentata.


Non solo. Il denaro dell’addizionale comunale ha cambiato anche destinazione. All’insaputa di tutti.


Gelosi di Malpensa, sembra che anche altri comuni l’abbiamo pretesa. Quindi sulle pratiche in partenza da Bergamo, Bologna e altri aeroporti viene applicata la stessa addizionale.


Ad essere sinceri la stessa tassa viene pagata anche da chi acquista un solo volo di linea. E’ identificabile col codice HB. Insomma, non lo sapete ma sono anni che la pagate.


Ma se vi ho incuriosito e volete sapere perchè circa 70  milioni di passeggeri l’anno devono versare questa tassa, potete leggerlo  QUI.


Ormai tutti quelli che prenotano un pacchetto viaggio si aspettano l’adeguamento carburante.


Un collega , un agente di viaggio come me, ha voluto provare a risalire ai calcoli utilizzati. Se volete farvi due risate mettetevi nei suoi panni e leggete QUI l’articolo che ha scritto……


Mission Impossibile.


Quest’anno un operatore famoso, quello che ha inondato le tv nazionali di pubblicità e le agenzie di cartonati giganti raffiguranti il CONTROLLER DELLE VACANZE, ha pensato bene di dare il colpo di grazia con l’adeguamento valutario.


Conscio del fatto che nessun cliente ne’ tanto meno l’agente, va a leggersi le righe scritte in piccolo in fondo al catalogo prima di prenotare la vacanza dei propri sogni, ha pubblicato dei cambi euro dollaro che da due anni non si vedono in borsa. Questo gli ha consentito di applicare anche il 48% di adeguamento valutario sull’importo dei servizi a terra.


Importo dei servizi a terra che ‘dichiara’ l’operatore solo alla comunicazione dell’adeguamento, perché avendo il cliente acquistato un pacchetto composto da volo, trasferimenti, hotel non si sa  quanto incide il volo e di conseguenza i servizi a terra…..


Ma attenzione, qui sta la finezza dell’operazione.


Contrattualmente il passeggero ha la facoltà di annullare il pacchetto viaggio senza penale se l’importo dell’adeguamento richiesto supera il 10% dell’importo totale del viaggio.


Richiedere tali adeguamenti per le partenze di giugno o luglio, quando il mercato straripa di offerte e disponibilità, fara’ si che il cliente annulli senza penale e si riprenoti la vacanza con altro operatore al prezzo che più gli aggrada.


Non conviene………


Applicarlo alle partenze di agosto invece, con comunicazione 20 giorni prima come da contratto, dove il 90% dei posti sono stati venduti , triple e quadruple sono quasi introvabili e i voli a 15 giorni (sempre richiestissimi)  pure, farà si che il passeggero abbassi la testa e paghi.


Se poi il passeggero ha prenotato a gennaio o febbraio quindi ha le date delle ferie ormai fissate e si e’ già pregustato per mesi l’idea della vacanza prenotata…


beh…..il gioco e’ fatto. Incasso assicurato.


E questo spiega perché nonostante il cambio euro dollaro fosse comunque molto differente anche nei mesi precedenti, l’operatore decida di applicarlo SOLO PER LE PARTENZE DI AGOSTO.


E ce lo comunica persino compiaciuto, come se avesse fatto un opera buona!!  Chissà se si rende conto che il passeggero che parte a luglio non e’ lo stesso che parte a giugno e ad agosto…….mah!


Ma non e’ finita. Il 2012 e’ l’anno della carbon tax.


Altra invenzione per scucire qualche euro in più , e’ una tassa sulle emissioni di CO2 di un combustibile, in modo da disincentivarne l’uso in favore di fonti energetiche alternative, con minori emissioni.


E qui la domanda sorge spontanea. Perché la deve pagare il passeggero?


Che se la paghi la compagnia aerea, che utilizza un carburante inquinante. Non decide mica il passeggero la politica eco compatibile o meno della compagnia!!!


E queste sono solo alcune….


Silvia Testa – Il Viaggiosauro